giovedì 22 novembre 2012

Io amo chi mi pare



Votiamo il frocio, e non l’imbecille. E vestiamo tutti di rosa, e di fucsia, e verde nero giallo viola amaranto e celeste. E amiamo chi ci pare, come ci pare, quando ci pare. Come si fa a esprimere la propria indignazione con il freno a mano tirato ancora non lo ho imparato, ma cercherò di farlo per dire quanto faccia male all’essere umano il rigurgito di omofobia che oggi ha portato al suicidio un ragazzo di 15 anni e a leggere una scritta su un muro di una scuola di Ischia “Non votate il frocio”. Ma che educazione hanno ricevuto ragazzi che sono talmente pressanti, insistenti da perseguitare un loro compagno e spingerlo a infliggersi la morte, perché portava i pantaloni rosa. E che razza di esempio hanno seguito quelli che prendono una bomboletta spray per scrivere una tale idiozia, intrisa di fascismo e violenza, sui muri della scuola? Il problema è sempre e solo la cultura che manca, che ha paura dell’altro e si nasconde dietro la violenza per timore e mai, nemmeno una volta, per coraggio. Paura di riconoscere nell’altro uno diverso da noi stessi, che ci piacciamo tanto, o forse paura fottuta di riconoscere in quel diverso uno come noi. 

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