mercoledì 10 dicembre 2014

Lettera aperta ai miei concittadini

Cari concittadini,
fino all'anno scorso il mega albero di Piazza del Popolo, offerto da un imprenditore alla città di Latina, vi suscitava un populismo vomitevole. Andavate chiedendo chi pagava la corrente, indagavate sospettosi dell'amicizia del sindaco Di Giorgi con questo benefattore, vi indignavate persino della "grandezza" dell'albero. Che a me piaceva. Era bello, grande, si vedeva per tutto il corso e anche per Corso Matteotti, c'era la musica natalizia e ti ci potevi dare appuntamento davanti con gli amici e ti pareva una città normale. Di quelle che festegiano il Natale senza stare a sentire benpensanti, malpensanti e malpancisti. Mi ricordo che quando avevano, due Natali fa, cominciato a installare la struttura tutti ci chiedevamo cosa potesse essere mai quella roba lì.
Comunque, voi che prima lo schifavate tanto, poi vi ci facevate le foto sotto, sorridenti, obbligando il pupo a mettersi in posa mostrando i dentini, ci andavate di proposito la sera quando era tutto illuminato e faceva tanta scena, in quello scatto da inviare a qualche parente lontano. Poi la mattina ricominciavata la nenia della sua bruttezza, del costo, del chissà che voleva in cambio colui che se ne era accollate le spese.
Ora che non lo hanno messo, perchè pure Di Giorgi si sarà rotto le palle di stare a sentire populismo da quattro soldi, vi manca. Quasi quasi ci fareste una veglia per ricordarlo. Questa è Latina e per questo mi piace sempre meno. C'era una vecchia battuta di Paolantoni che da partenopeo diceva: "Non sono io razzista, sono loro che sono napoletani". Ecco, siete voi che vi ostinare a fare i latinensi.

2 commenti:

  1. Parole da condividere purtroppo è una situazione già vista quando a Sabaudia la Commissaria prefettizia tagliò le spese natalizie...

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